Vorpe Samuele
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Contravvenzioni e delitti fiscali nell’era dello scambio internazionale d’informazioni – Volume 10
CHF 190,00Diritto penale tributario e scambio di informazioni fiscali tra autorità amministrative sono da sempre temi che appassionano il Prof. Dr. Marco Bernasconi. Gli scritti in suo onore, pubblicati in occasione dei suoi 75 anni, riprendono il titolo di una delle sue più importanti pubblicazioni (“Contravvenzioni e delitti fiscali nel diritto federale svizzero e cantonale ticinese”), soffermandosi sulle prossime riforme e su particolari aspetti, talvolta anche complessi, che contraddistinguono il diritto penale fiscale e l’assistenza amministrativa. Questo volume raccoglie 25 contributi, che spaziano dall’implementazione nel diritto svizzero delle Raccomandazioni del GAFI allo scambio automatico di informazioni (secondo i modelli OCSE, UE, FATCA), dalle possibili modifiche del diritto penale tributario volte ad attenuare il segreto bancario nei confronti dei contribuenti residenti in Svizzera all’iniziativa popolare federale “Sì alla protezione della sfera privata”. Si passa dalla diligenza delle banche in materia fiscale alla possibilità, per esse, di dedurre le multe fiscali. Nel campo del diritto penale tributario si esaminano gli aspetti legali relativi all’autodenuncia spontanea, alla voluntary disclosure, all’amnistia fiscale, all’imposta preventiva, alle successioni e alle donazioni, all’imposta alla fonte, ai coniugi, ai rappresentanti contrattuali, alle imposte indirette, alle distribuzioni dissimulate di utile, alle prescrizioni, alla relazione fra le procedure di ricupero d’imposta e di contravvenzione per sottrazione d’imposta, ecc. Questi studi sono un omaggio al Prof. Dr. Marco Bernasconi, per il suo significativo apporto nei campi scientifico, didattico, accademico e storico.
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ART. SU008
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Contravvenzioni e delitti fiscali nell’era dello scambio internazionale d’informazioni – Volume 10
CHF 190,00
Diritto penale tributario e scambio di informazioni fiscali tra autorità amministrative sono da sempre temi che appassionano il Prof. Dr. Marco Bernasconi. Gli scritti in suo onore, pubblicati in occasione dei suoi 75 anni, riprendono il titolo di una delle sue più importanti pubblicazioni (“Contravvenzioni e delitti fiscali nel diritto federale svizzero e cantonale ticinese”), soffermandosi sulle prossime riforme e su particolari aspetti, talvolta anche complessi, che contraddistinguono il diritto penale fiscale e l’assistenza amministrativa. Questo volume raccoglie 25 contributi, che spaziano dall’implementazione nel diritto svizzero delle Raccomandazioni del GAFI allo scambio automatico di informazioni (secondo i modelli OCSE, UE, FATCA), dalle possibili modifiche del diritto penale tributario volte ad attenuare il segreto bancario nei confronti dei contribuenti residenti in Svizzera all’iniziativa popolare federale “Sì alla protezione della sfera privata”. Si passa dalla diligenza delle banche in materia fiscale alla possibilità, per esse, di dedurre le multe fiscali. Nel campo del diritto penale tributario si esaminano gli aspetti legali relativi all’autodenuncia spontanea, alla voluntary disclosure, all’amnistia fiscale, all’imposta preventiva, alle successioni e alle donazioni, all’imposta alla fonte, ai coniugi, ai rappresentanti contrattuali, alle imposte indirette, alle distribuzioni dissimulate di utile, alle prescrizioni, alla relazione fra le procedure di ricupero d’imposta e di contravvenzione per sottrazione d’imposta, ecc. Questi studi sono un omaggio al Prof. Dr. Marco Bernasconi, per il suo significativo apporto nei campi scientifico, didattico, accademico e storico.
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I costi irresponsabili – Volume 7
CHF 25,00La Responsabilità Sociale d’Impresa mira a soddisfare le attese degli stakeholder (portatori di interesse) che, direttamente o indirettamente, hanno un interesse legittimo nell’attività dell’impresa. Purtroppo, ancora oggi, diverse imprese si comportano in maniera irrispettosa nei confronti dei loro stakeholder causando degli effetti negativi diretti e indiretti sotto forma di costi sociali tangibili e intangibili (sofferenze e dolori delle vittime) a carico dei cittadini, dei collaboratori e delle persone loro vicine, delle imprese stesse e della collettività. Questo studio si prefigge l’obiettivo di indicare quali effetti e, di conseguenza, quali costi sono alla base di un comportamento non socialmente responsabile delle imprese. Nella ricerca si farà capo allo stato dell’arte delle ricerche svizzere concernenti: il traffico merci su strada, gli infortuni e le malattie professionali, le malattie attribuibili al lavoro e il licenziamento di un collaboratore. Il costo sociale in Svizzera, rappresentato dalle conseguenze di un comportamento irresponsabile delle imprese, ammonta a 25 miliardi di franchi all’anno. Se a questo vengono aggiunti i costi intangibili, quali le sofferenze e i dolori presso le vittime e i parenti prossimi, il costo sociale lievita a 39 miliardi di franchi che, in rapporto al PIL riferito all’anno 2002, equivale al 9%. Le principali voci di costo che incidono sull’importo totale sono i costi intangibili e le perdite di produzione per l’impresa e la società che, insieme, formano i 4/5 dei costi sociali totali. Il costo della salute rapportato al costo totale della sanità è invece pari al 5.9%. Questa bassa stima non è altro che la punta dell’iceberg, molti studi hanno infatti sottostimato o rinunciato a valutare i costi della salute a seguito della difficoltà nel dimostrare una correlazione tra la causa e gli effetti cagionati. Gli studi svizzeri concernenti la quantificazione dei costi sociali provocati dal traffico merci sono da considerarsi quantitativamente e qualitativamente più che buoni. Per ciò che concerne gli altri impatti di tipo sociale, invece, la Svizzera si trova ancora troppo scoperta nell’analisi di studi epidemiologici che cerchino di stabilire una correlazione tra l’ambiente di lavoro e l’insorgere di malattie (eccezion fatta per le malattie professionali riconosciute ai sensi della LAINF).
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ART. SU005
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I costi irresponsabili – Volume 7
CHF 25,00
La Responsabilità Sociale d’Impresa mira a soddisfare le attese degli stakeholder (portatori di interesse) che, direttamente o indirettamente, hanno un interesse legittimo nell’attività dell’impresa. Purtroppo, ancora oggi, diverse imprese si comportano in maniera irrispettosa nei confronti dei loro stakeholder causando degli effetti negativi diretti e indiretti sotto forma di costi sociali tangibili e intangibili (sofferenze e dolori delle vittime) a carico dei cittadini, dei collaboratori e delle persone loro vicine, delle imprese stesse e della collettività. Questo studio si prefigge l’obiettivo di indicare quali effetti e, di conseguenza, quali costi sono alla base di un comportamento non socialmente responsabile delle imprese. Nella ricerca si farà capo allo stato dell’arte delle ricerche svizzere concernenti: il traffico merci su strada, gli infortuni e le malattie professionali, le malattie attribuibili al lavoro e il licenziamento di un collaboratore. Il costo sociale in Svizzera, rappresentato dalle conseguenze di un comportamento irresponsabile delle imprese, ammonta a 25 miliardi di franchi all’anno. Se a questo vengono aggiunti i costi intangibili, quali le sofferenze e i dolori presso le vittime e i parenti prossimi, il costo sociale lievita a 39 miliardi di franchi che, in rapporto al PIL riferito all’anno 2002, equivale al 9%. Le principali voci di costo che incidono sull’importo totale sono i costi intangibili e le perdite di produzione per l’impresa e la società che, insieme, formano i 4/5 dei costi sociali totali. Il costo della salute rapportato al costo totale della sanità è invece pari al 5.9%. Questa bassa stima non è altro che la punta dell’iceberg, molti studi hanno infatti sottostimato o rinunciato a valutare i costi della salute a seguito della difficoltà nel dimostrare una correlazione tra la causa e gli effetti cagionati. Gli studi svizzeri concernenti la quantificazione dei costi sociali provocati dal traffico merci sono da considerarsi quantitativamente e qualitativamente più che buoni. Per ciò che concerne gli altri impatti di tipo sociale, invece, la Svizzera si trova ancora troppo scoperta nell’analisi di studi epidemiologici che cerchino di stabilire una correlazione tra l’ambiente di lavoro e l’insorgere di malattie (eccezion fatta per le malattie professionali riconosciute ai sensi della LAINF).
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Il segreto bancario nello scambio di informazioni fiscali – Volume 9
CHF 190,00Segreto bancario, assistenza amministrativa e giudiziaria tra le autorità, standard dell’OCSE, fishing expeditions, scambio di informazioni su richiesta o automatico, paradisi fiscali, UBS e altro ancora. Dal 13 marzo 2009, queste parole sono entrate nel lessico comune dei media e degli operatori economico-finanziari della realtà svizzera. Questa storica data rappresenta infatti il momento di rottura della prassi conservatrice in materia di assistenza amministrativa seguita dalla Svizzera nei confronti della comunità internazionale, in base alla quale, salvo alcune eccezioni con gli USA e la Germania, non sono mai state fornite informazioni, in particolare quelle di natura bancaria, alle autorità fiscali estere tali da consentire l’accertamento di redditi e di patrimoni dei loro contribuenti.
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ART. SU007
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Il segreto bancario nello scambio di informazioni fiscali – Volume 9
CHF 190,00
Segreto bancario, assistenza amministrativa e giudiziaria tra le autorità, standard dell’OCSE, fishing expeditions, scambio di informazioni su richiesta o automatico, paradisi fiscali, UBS e altro ancora. Dal 13 marzo 2009, queste parole sono entrate nel lessico comune dei media e degli operatori economico-finanziari della realtà svizzera. Questa storica data rappresenta infatti il momento di rottura della prassi conservatrice in materia di assistenza amministrativa seguita dalla Svizzera nei confronti della comunità internazionale, in base alla quale, salvo alcune eccezioni con gli USA e la Germania, non sono mai state fornite informazioni, in particolare quelle di natura bancaria, alle autorità fiscali estere tali da consentire l’accertamento di redditi e di patrimoni dei loro contribuenti.
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Lo scambio automatico di informazioni fiscali – Commentario – Volume 13
CHF 190,00Il 1° gennaio 2017 sono entrate in vigore in Svizzera le basi giuridiche di diritto internazionale e di diritto interno che introducono due nuove forme di assistenza amministrativa in materia fiscale: lo scambio automatico e lo scambio spontaneo di informazioni. Contemporaneamente, si è introdotto un nuovo regime per l’assistenza amministrativa. Il presente commentario si concentra sullo scambio automatico delle informazioni. In primo luogo, passa in rassegna le disposizioni più importanti della Convenzione multilaterale sull’assistenza amministrativa. Quest’ultima riveste una funzione di convenzione di base, definendo i presupposti ed il campo di applicazione materiale, personale e temporale dell’assistenza su domanda e dello scambio spontaneo e costituendo il fondamento per l’implementazione dell’Accordo dell’OCSE sullo scambio automatico di informazioni. Le disposizioni di questo Accordo sono, in seguito, oggetto di commento individuale, unitamente a quelle dello standard comune di comunicazione, che fondano i nuovi oneri di diligenza delle istituzioni finanziarie, introdotti con lo scambio automatico. Una base materiale distinta e speciale per l’applicazione dello scambio automatico con i Paesi membri dell’Unione europea (UE) è l’accordo in proposito tra Svizzera ed UE, le cui disposizioni sono oggetto nel commentario di puntuale raffronto con le analoghe disposizioni degli strumenti dell’OCSE, in modo tale da poterne evidenziare similitudini e differenze. Vengono, inoltre, commentate tutte le disposizioni della legge interna di esecuzione degli strumenti internazionali sullo scambio automatico delle informazioni, ovvero della Legge federale sullo scambio automatico internazionale di informazioni a fini fiscali (LSAI). In conclusione, al fine di consentire un confronto con il meccanismo di funzionamento dello scambio delle informazioni in seno all’UE, vengono commentate le disposizioni della Direttiva che sancisce tale forma di assistenza, nelle sue diverse declinazioni, nei rapporti tra i Paesi membri.
Quick ViewMolo Giovanni, Schlichting Lars, Vorpe Samuele
ART. SU011
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Lo scambio automatico di informazioni fiscali – Commentario – Volume 13
CHF 190,00
Il 1° gennaio 2017 sono entrate in vigore in Svizzera le basi giuridiche di diritto internazionale e di diritto interno che introducono due nuove forme di assistenza amministrativa in materia fiscale: lo scambio automatico e lo scambio spontaneo di informazioni. Contemporaneamente, si è introdotto un nuovo regime per l’assistenza amministrativa. Il presente commentario si concentra sullo scambio automatico delle informazioni. In primo luogo, passa in rassegna le disposizioni più importanti della Convenzione multilaterale sull’assistenza amministrativa. Quest’ultima riveste una funzione di convenzione di base, definendo i presupposti ed il campo di applicazione materiale, personale e temporale dell’assistenza su domanda e dello scambio spontaneo e costituendo il fondamento per l’implementazione dell’Accordo dell’OCSE sullo scambio automatico di informazioni. Le disposizioni di questo Accordo sono, in seguito, oggetto di commento individuale, unitamente a quelle dello standard comune di comunicazione, che fondano i nuovi oneri di diligenza delle istituzioni finanziarie, introdotti con lo scambio automatico. Una base materiale distinta e speciale per l’applicazione dello scambio automatico con i Paesi membri dell’Unione europea (UE) è l’accordo in proposito tra Svizzera ed UE, le cui disposizioni sono oggetto nel commentario di puntuale raffronto con le analoghe disposizioni degli strumenti dell’OCSE, in modo tale da poterne evidenziare similitudini e differenze. Vengono, inoltre, commentate tutte le disposizioni della legge interna di esecuzione degli strumenti internazionali sullo scambio automatico delle informazioni, ovvero della Legge federale sullo scambio automatico internazionale di informazioni a fini fiscali (LSAI). In conclusione, al fine di consentire un confronto con il meccanismo di funzionamento dello scambio delle informazioni in seno all’UE, vengono commentate le disposizioni della Direttiva che sancisce tale forma di assistenza, nelle sue diverse declinazioni, nei rapporti tra i Paesi membri.
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I privilegi fiscali per le persone facoltose secondo il diritto svizzero – Volume 18
CHF 190,00Questa pubblicazione affronta, in ottica comparativa, il tema delle tassazioni forfettarie previste sia in Svizzera, con riferimento all’imposizione secondo il dispendio, sia in Italia, relativamente al trattamento fiscale dei soggetti neo-residenti. Da un lato, la tassazione secondo il dispendio non calcola la base imponibile attraverso i tradizionali indici utilizzati per determinare la capacità contributiva (si pensi al reddito e al patrimonio), bensì sulla base di una valutazione del tenore di vita del contribuente e della sua famiglia (cd. dispendio) in Svizzera e all’estero. D’altro lato, la tassazione dei neo-residenti permette il pagamento di un’imposta capitaria in sostituzione delle regole ordinarie IRPEF applicabili ai redditi esteri. Lo scopo di questi regimi fiscali privilegiati è quello di attirare persone ad alta capacità contributiva (cd. high net worth individuals) per incrementare il gettito fiscale e i consumi.I due regimi forfettari in commento, oggetto di un’analisi di diritto comparato, operata tramite l’approfondimento delle disposizioni di diritto materiale e procedurale, sono oggetto di analisi per valutarne la compatibilità con le rispettive costituzioni e il diritto euro-unitario. L’analisi è arricchita da diversi esempi pratici per agevolare la comprensione della portata delle disposizioni esaminate.
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ART. SU016
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I privilegi fiscali per le persone facoltose secondo il diritto svizzero – Volume 18
CHF 190,00
Questa pubblicazione affronta, in ottica comparativa, il tema delle tassazioni forfettarie previste sia in Svizzera, con riferimento all’imposizione secondo il dispendio, sia in Italia, relativamente al trattamento fiscale dei soggetti neo-residenti. Da un lato, la tassazione secondo il dispendio non calcola la base imponibile attraverso i tradizionali indici utilizzati per determinare la capacità contributiva (si pensi al reddito e al patrimonio), bensì sulla base di una valutazione del tenore di vita del contribuente e della sua famiglia (cd. dispendio) in Svizzera e all’estero. D’altro lato, la tassazione dei neo-residenti permette il pagamento di un’imposta capitaria in sostituzione delle regole ordinarie IRPEF applicabili ai redditi esteri. Lo scopo di questi regimi fiscali privilegiati è quello di attirare persone ad alta capacità contributiva (cd. high net worth individuals) per incrementare il gettito fiscale e i consumi.I due regimi forfettari in commento, oggetto di un’analisi di diritto comparato, operata tramite l’approfondimento delle disposizioni di diritto materiale e procedurale, sono oggetto di analisi per valutarne la compatibilità con le rispettive costituzioni e il diritto euro-unitario. L’analisi è arricchita da diversi esempi pratici per agevolare la comprensione della portata delle disposizioni esaminate.