Lingua italiana
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Vademecum italiano – Grammatica ed esercizi
CHF 26,50Un’utile guida per chiunque voglia intraprendere un viaggio alla scoperta dei segreti della lingua italiana. Il libro propone la grammatica essenziale ed esercizi che si alternano con i paragrafi dedicati alla teoria, permettendo così all’utente di fissare le strutture morfosintattiche e di acquisire gradualmente notevoli abilità linguistiche. Esercizi di vocabolario alla fine dei vari capitoli offrono la possibilità di arricchire il proprio lessico.
Quick ViewStorni Bruno
ART. FE094
Disponibile
Vademecum italiano – Grammatica ed esercizi
CHF 26,50
Un’utile guida per chiunque voglia intraprendere un viaggio alla scoperta dei segreti della lingua italiana. Il libro propone la grammatica essenziale ed esercizi che si alternano con i paragrafi dedicati alla teoria, permettendo così all’utente di fissare le strutture morfosintattiche e di acquisire gradualmente notevoli abilità linguistiche. Esercizi di vocabolario alla fine dei vari capitoli offrono la possibilità di arricchire il proprio lessico.
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Vademecum italiano – Chiavi
CHF 11,00Soluzioni delle domande poste nel libro Vademecum italiano.
Quick ViewStorni Bruno
ART. FE095
Disponibile
Vademecum italiano – Chiavi
CHF 11,00
Soluzioni delle domande poste nel libro Vademecum italiano.
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Tema con variazioni – Esercizi di vocabolario
CHF 18,50Il nuovo libro dell’autore del Vademecum italiano è un eserciziario che ha come scopo la ripetizione, l’approfondimento e l’ampliamento del lessico. Gli esercizi si rivolgono a studenti che vantano già una certa dimestichezza con la lingua italiana e offre loro la possibilità di sviluppare la propria competenza lessicale ripetendo vocaboli e locuzioni, cercando il termine appropriato confrontandolo con sinonimi, contrari e termini con cui si rischia di confonderlo.
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ART. FE110
Disponibile
Tema con variazioni – Esercizi di vocabolario
CHF 18,50
Il nuovo libro dell’autore del Vademecum italiano è un eserciziario che ha come scopo la ripetizione, l’approfondimento e l’ampliamento del lessico. Gli esercizi si rivolgono a studenti che vantano già una certa dimestichezza con la lingua italiana e offre loro la possibilità di sviluppare la propria competenza lessicale ripetendo vocaboli e locuzioni, cercando il termine appropriato confrontandolo con sinonimi, contrari e termini con cui si rischia di confonderlo.
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Tema con variazioni – Chiavi
CHF 8,00Soluzioni delle domande poste nel volume Esercizi di vocabolario.
Quick ViewStorni Bruno
ART. FE111
Disponibile
Tema con variazioni – Chiavi
CHF 8,00
Soluzioni delle domande poste nel volume Esercizi di vocabolario.
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La pulce nell’orecchio
CHF 25,00IL TESTO È ARRICCHITO DA QUATTORDICI IMMAGINI DI OPERE DELL’ARTISTA TICINESE GIANNI REALINI
Si esaminano casi come far le corna alla moglie, fare le scarpe a un collega, battere la fiacca e formulazioni moderne quali nuovo di pacca, eremiti di massa, vicinato digitale, fare resilienza così come motti polemici del recentissimo tipo leoni da tastiera riferiti a un politico o l’altro. Ogni lingua possiede in effetti tutto un nucleo di espressioni che appaiono “normali” fintanto che ci limitiamo a usarle nella routine quotidiana. Ma non appena tenti di stringerle più da vicino in chiave storica, subito si dileguano: sono espressioni proteiformi, avare della loro storia, si negano a chi cerchi di accostarne le sostanze culturali originarie. Ad esse, così come ad altre locuzioni moderne (una novità rispetto all’Italia e alla Francia) è dedicato questo nuovo volume di Lurati.
Si percorrono dare il bidone e /o un rimpallo ad un ragazzo, detto della morosa che non va all’appuntamento (cfr. donner un bidon à quelqu’un, deluderlo, ingannarlo) fino a far fiasco, che in questa forma (semplificata) usiamo almeno dal 1803, ma che già nel Trecento suonava appiccare il fiasco a uno per, sottoporlo a una pena ignominiosa, schernirlo”. È il ricordo della punizione medievale che vedeva il condannato dover stare con un fiasco al collo davanti alla chiesa, per 6-7 domeniche di fila, o in piazza, il giorno di mercato. Anche sull’esposizione con le corna in testa si offre una gustosa documentazione desunta da statuti, leggi medievali italiane e tedesche così come da testi letterari.
Si trattava, in origine, di una antica pratica (adatta a una popolazione illetterata, che non sapeva leggere le sentenze). Si mostrava alla gente che la condannata aveva tollerato sul suo corpo due peni (segnati dai corni). La pena veniva imposta a adulteri e a tizi dediti alla violenza sessuale. Si spazia dall’Italia alla Francia, dalla Germania alla Svizzera alla Svezia: un affresco che chiarisce molti modi di dire sin qui lasciati isolati l’uno dall’altro.
Insomma, gettare lo scandaglio nelle pieghe del nostro discorrere quotidiano è spesso un sondare le esperienze che colpirono ampi strati della popolazione: così, esse colpirono la gente e si radicarono nella nostra memoria e nella lingua.Quick ViewLurati Ottavio
ART. FE532
Disponibile
La pulce nell’orecchio
CHF 25,00
IL TESTO È ARRICCHITO DA QUATTORDICI IMMAGINI DI OPERE DELL’ARTISTA TICINESE GIANNI REALINI
Si esaminano casi come far le corna alla moglie, fare le scarpe a un collega, battere la fiacca e formulazioni moderne quali nuovo di pacca, eremiti di massa, vicinato digitale, fare resilienza così come motti polemici del recentissimo tipo leoni da tastiera riferiti a un politico o l’altro. Ogni lingua possiede in effetti tutto un nucleo di espressioni che appaiono “normali” fintanto che ci limitiamo a usarle nella routine quotidiana. Ma non appena tenti di stringerle più da vicino in chiave storica, subito si dileguano: sono espressioni proteiformi, avare della loro storia, si negano a chi cerchi di accostarne le sostanze culturali originarie. Ad esse, così come ad altre locuzioni moderne (una novità rispetto all’Italia e alla Francia) è dedicato questo nuovo volume di Lurati.
Si percorrono dare il bidone e /o un rimpallo ad un ragazzo, detto della morosa che non va all’appuntamento (cfr. donner un bidon à quelqu’un, deluderlo, ingannarlo) fino a far fiasco, che in questa forma (semplificata) usiamo almeno dal 1803, ma che già nel Trecento suonava appiccare il fiasco a uno per, sottoporlo a una pena ignominiosa, schernirlo”. È il ricordo della punizione medievale che vedeva il condannato dover stare con un fiasco al collo davanti alla chiesa, per 6-7 domeniche di fila, o in piazza, il giorno di mercato. Anche sull’esposizione con le corna in testa si offre una gustosa documentazione desunta da statuti, leggi medievali italiane e tedesche così come da testi letterari.
Si trattava, in origine, di una antica pratica (adatta a una popolazione illetterata, che non sapeva leggere le sentenze). Si mostrava alla gente che la condannata aveva tollerato sul suo corpo due peni (segnati dai corni). La pena veniva imposta a adulteri e a tizi dediti alla violenza sessuale. Si spazia dall’Italia alla Francia, dalla Germania alla Svizzera alla Svezia: un affresco che chiarisce molti modi di dire sin qui lasciati isolati l’uno dall’altro.
Insomma, gettare lo scandaglio nelle pieghe del nostro discorrere quotidiano è spesso un sondare le esperienze che colpirono ampi strati della popolazione: così, esse colpirono la gente e si radicarono nella nostra memoria e nella lingua.