Narrativa
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Città balorde
CHF 12,00Famosissima la canzone “Samarcanda” di Roberto Vecchioni. Con essa il cantautore sembra dire agli uomini, esseri dotati di intelligenza e volontà, che non si può svicolare dal destino. Viene dall’alto? Ciascuno di noi è un libro già scritto nella notte dei tempi? Un grumo di fatali (o felici) coincidenze? Evidentemente “destino” è vocabolo più popolare che filosofico… Sia come sia, ognuno è libero di pensarla come crede. Inoltre, nei racconti pubblicati, non si indaga sulla logica del male. La varia umanità che qui agisce, soffre, muore è offerta come vittima sull’altare di un dio ignoto: il lettore, come desidera, gli dia un nome (voluto, percepito, immaginato).
Quick ViewNavari Loris
ART. FE242
Disponibile
Città balorde
CHF 12,00
Famosissima la canzone “Samarcanda” di Roberto Vecchioni. Con essa il cantautore sembra dire agli uomini, esseri dotati di intelligenza e volontà, che non si può svicolare dal destino. Viene dall’alto? Ciascuno di noi è un libro già scritto nella notte dei tempi? Un grumo di fatali (o felici) coincidenze? Evidentemente “destino” è vocabolo più popolare che filosofico… Sia come sia, ognuno è libero di pensarla come crede. Inoltre, nei racconti pubblicati, non si indaga sulla logica del male. La varia umanità che qui agisce, soffre, muore è offerta come vittima sull’altare di un dio ignoto: il lettore, come desidera, gli dia un nome (voluto, percepito, immaginato).
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L’ultima luce
CHF 25,00Spesso la vita degli uomini è un gran mistero. C’è chi muore e non dovrebbe morire; c’è chi vive e invece dovrebbe morire per evitare disastri. È inutile sindacare su un episodio così intimo e così personalizzato. L’autore rientra nella categoria dei vivi rimasti vivi. Superstite di cinque o sei tentativi di morte (la guerra non guarda in faccia a nessuno) si è sentito in dovere di ripercorrere la propria vita. È una biografia piuttosto triste, tormentata. Si trovò per somma sciagura nel bel mezzo dell’eccidio di Sant’Anna di Stazzema, avvenuto il 12 agosto del 1944. Giorno ferale: 560 vittime fra le quali oltre 100 bambini. Nel villaggio di Sant’Anna aleggiava il fetore della morte, fetore mai dimenticato e riconoscibile in un eventuale altro massacro. La vita distrutta in quel giorno è riandata ampiamente per tutto il vivere dell’autore. Costruzione, impegno, progetti: tutti elaborati per superare quella grande tragedia. La sua vita è fatta di alti e bassi alla conquista di validi traguardi. Sì, fra tutti, una laurea e tanto insegnamento. Purtroppo il grande attivismo scaturito da questi studi è sempre stato tormentato dal ricordo. Sono tante le occasioni che ha cercato di far emergere per cancellare il passato, ma questo, purtroppo, non è passato mai.
Quick ViewNavari Loris
ART. FE582
Disponibile
L’ultima luce
CHF 25,00
Spesso la vita degli uomini è un gran mistero. C’è chi muore e non dovrebbe morire; c’è chi vive e invece dovrebbe morire per evitare disastri. È inutile sindacare su un episodio così intimo e così personalizzato. L’autore rientra nella categoria dei vivi rimasti vivi. Superstite di cinque o sei tentativi di morte (la guerra non guarda in faccia a nessuno) si è sentito in dovere di ripercorrere la propria vita. È una biografia piuttosto triste, tormentata. Si trovò per somma sciagura nel bel mezzo dell’eccidio di Sant’Anna di Stazzema, avvenuto il 12 agosto del 1944. Giorno ferale: 560 vittime fra le quali oltre 100 bambini. Nel villaggio di Sant’Anna aleggiava il fetore della morte, fetore mai dimenticato e riconoscibile in un eventuale altro massacro. La vita distrutta in quel giorno è riandata ampiamente per tutto il vivere dell’autore. Costruzione, impegno, progetti: tutti elaborati per superare quella grande tragedia. La sua vita è fatta di alti e bassi alla conquista di validi traguardi. Sì, fra tutti, una laurea e tanto insegnamento. Purtroppo il grande attivismo scaturito da questi studi è sempre stato tormentato dal ricordo. Sono tante le occasioni che ha cercato di far emergere per cancellare il passato, ma questo, purtroppo, non è passato mai.