Narrativa
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Il pane dei ricordi
CHF 24,00L’autrice ci fornisce molto presto alcune chiavi di lettura di questo suo libro, a partire dal titolo: Il pane dei ricordi: la memoria nutre la vita di ogni giorno e le dà sostanza. Senza i ricordi non si può crescere, si rimane deboli e gracili. In copertina altra indicazione che ci fa capire come la scrittrice leghi la voglia di scrivere all’infanzia, alla voglia di tornare indietro negli anni per riacquistare una freschezza e una vivacità tipica di quella stagione della vita. Il desiderio ed il bisogno di riportare alla luce anni duri e spensierati, che l’hanno formata ed educata.
E poi abbiamo una poesia, posta strategicamente all’inizio di questo volume, Il tempo, che termina con una fulminante citazione di un famosissimo verso di Salvatore Quasimodo: ed è subito sera.
Che ci fa capire che questo non è un libro costruito da una serie di banali ricordi, di nostalgiche evocazioni del bel tempo che fu, di quando tutto era più bello e più semplice. Sono memorie che raccontano un’infanzia vissuta in un ambiente rurale semplice, arcaico, intatto dominato da valori granitici e apparentemente immutabili: Cimadera e dintorni, negli anni ’40 e ’50 del secolo scorso.
Ricordi ben meditati e profondi, scanditi con il ritmo dettato da una sapiente regia che allinea versi, prose e fotografie, in una sorta di autobiografia che in più punti diventa Storia di un paese che negli anni si è trasformato e che qui rivela le sue radici più vere. Personaggi, situazioni, eventi, luoghi e paesaggi che il tempo ha mutato, livellato, nascosto e che la memoria riporta a galla affinché nessuno dimentichi, né l’autrice né il lettore. La pubblicazione si presenta divisa in capitoli che toccano i grandi episodi della vita di tutti noi: dalla casa alla famiglia, dalla storia all’attualità, dalla scuola alla natura, dal lavoro al confronto fra le generazioni. Il volume, ancora prima di essere pubblicato, è stato premiato nell’ambito di un concorso lanciato dalla Fondazione terza età creativa.
Per far capire al lettore come sia nato il libro, l’autrice ha portato all’editore un insieme di documenti racchiusi in mappette di plastica, in perfetto ordine. Con i testi scritti a mano, con calligrafia curata e pulita, quasi fossero temi da consegnare al maestro o al professore di italiano. Un insieme grafico che Carlo Berta ha voluto mantenere nell’impostazione che ha dato al libro, per non snaturarne le caratteristiche e l’anima, per conservarne il sapore genuino, quasi fosse un pane appena sfornato.Quick ViewAntonini Bassi Luciana
ART. FE371
Disponibile
Il pane dei ricordi
CHF 24,00
L’autrice ci fornisce molto presto alcune chiavi di lettura di questo suo libro, a partire dal titolo: Il pane dei ricordi: la memoria nutre la vita di ogni giorno e le dà sostanza. Senza i ricordi non si può crescere, si rimane deboli e gracili. In copertina altra indicazione che ci fa capire come la scrittrice leghi la voglia di scrivere all’infanzia, alla voglia di tornare indietro negli anni per riacquistare una freschezza e una vivacità tipica di quella stagione della vita. Il desiderio ed il bisogno di riportare alla luce anni duri e spensierati, che l’hanno formata ed educata.
E poi abbiamo una poesia, posta strategicamente all’inizio di questo volume, Il tempo, che termina con una fulminante citazione di un famosissimo verso di Salvatore Quasimodo: ed è subito sera.
Che ci fa capire che questo non è un libro costruito da una serie di banali ricordi, di nostalgiche evocazioni del bel tempo che fu, di quando tutto era più bello e più semplice. Sono memorie che raccontano un’infanzia vissuta in un ambiente rurale semplice, arcaico, intatto dominato da valori granitici e apparentemente immutabili: Cimadera e dintorni, negli anni ’40 e ’50 del secolo scorso.
Ricordi ben meditati e profondi, scanditi con il ritmo dettato da una sapiente regia che allinea versi, prose e fotografie, in una sorta di autobiografia che in più punti diventa Storia di un paese che negli anni si è trasformato e che qui rivela le sue radici più vere. Personaggi, situazioni, eventi, luoghi e paesaggi che il tempo ha mutato, livellato, nascosto e che la memoria riporta a galla affinché nessuno dimentichi, né l’autrice né il lettore. La pubblicazione si presenta divisa in capitoli che toccano i grandi episodi della vita di tutti noi: dalla casa alla famiglia, dalla storia all’attualità, dalla scuola alla natura, dal lavoro al confronto fra le generazioni. Il volume, ancora prima di essere pubblicato, è stato premiato nell’ambito di un concorso lanciato dalla Fondazione terza età creativa.
Per far capire al lettore come sia nato il libro, l’autrice ha portato all’editore un insieme di documenti racchiusi in mappette di plastica, in perfetto ordine. Con i testi scritti a mano, con calligrafia curata e pulita, quasi fossero temi da consegnare al maestro o al professore di italiano. Un insieme grafico che Carlo Berta ha voluto mantenere nell’impostazione che ha dato al libro, per non snaturarne le caratteristiche e l’anima, per conservarne il sapore genuino, quasi fosse un pane appena sfornato.