Narrativa
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I Pirati del Lago Maggiore
CHF 25,00Spaziando tra storia e finzione, il romanzo prende spunto da fatti e personaggi reali e narra le vicende che sul finire del Cinquecento insanguinarono Brissago e i villaggi del Lago Maggiore. Nel 1521, dopo una breve esperienza repubblicana, il Comune aveva giurato fedeltà ai Cantoni confederati, suscitando la reazione di chi avrebbe voluto rimanesse territorio del Ducato di Milano. Nell’ultimo decennio del secolo, il giovane Giovanni Baciocchi, insieme ai suoi fratelli, si rende protagonista di una “guerra per bande” che sfocia in scontri con la fazione rivale dei Rinaldi – in particolare con Giacomo, detto il Malatesta – legata alla nobiltà milanese. I contrasti vanno oltre l’originario motivo politico, riaccendendo una faida iniziata tra le due famiglie settant’anni prima e dando vita a episodi di banditismo e di pirateria che provocano distruzioni, saccheggi, incendi e decine di morti, tanto che i Cantoni sono costretti a inviare un esercito per riportare l’ordine. A Locarno viene anche istruito un processo: Rinaldi e Baciocchi vengono rinchiusi nelle prigioni del Castello, fino a che il secondo evade e inseguendo il suo sogno di libertà si rifugia sulle Isole di Brissago dove, con alcune decine di uomini e donne, fonda una piccola repubblica pirata. Basato sulle frammentarie fonti dell’epoca, il racconto è velato di mistero e di leggenda, in un continuo intreccio tra romanzo storico e d’avventura.
Quick ViewBazzi Marco
ART. FE534
Disponibile
I Pirati del Lago Maggiore
CHF 25,00
Spaziando tra storia e finzione, il romanzo prende spunto da fatti e personaggi reali e narra le vicende che sul finire del Cinquecento insanguinarono Brissago e i villaggi del Lago Maggiore. Nel 1521, dopo una breve esperienza repubblicana, il Comune aveva giurato fedeltà ai Cantoni confederati, suscitando la reazione di chi avrebbe voluto rimanesse territorio del Ducato di Milano. Nell’ultimo decennio del secolo, il giovane Giovanni Baciocchi, insieme ai suoi fratelli, si rende protagonista di una “guerra per bande” che sfocia in scontri con la fazione rivale dei Rinaldi – in particolare con Giacomo, detto il Malatesta – legata alla nobiltà milanese. I contrasti vanno oltre l’originario motivo politico, riaccendendo una faida iniziata tra le due famiglie settant’anni prima e dando vita a episodi di banditismo e di pirateria che provocano distruzioni, saccheggi, incendi e decine di morti, tanto che i Cantoni sono costretti a inviare un esercito per riportare l’ordine. A Locarno viene anche istruito un processo: Rinaldi e Baciocchi vengono rinchiusi nelle prigioni del Castello, fino a che il secondo evade e inseguendo il suo sogno di libertà si rifugia sulle Isole di Brissago dove, con alcune decine di uomini e donne, fonda una piccola repubblica pirata. Basato sulle frammentarie fonti dell’epoca, il racconto è velato di mistero e di leggenda, in un continuo intreccio tra romanzo storico e d’avventura.