fontana edizioni
Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
product
Fontana Edizioni
Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
product
Home / Narrativa / Ciao Marco

Ciao Marco

CHF 19,00

Ciao Marco, un romanzo in tre parti, comincia con l’arrivo di un docente anglofono in Ticino. Subito emergono le difficoltà che il protagonista incontra nell’adattarsi alla sua nuova vita ticinese, tra cui trovare una casa dove vivere, aprire l’oblò della lavatrice – collocata in un rifugio antiaereo – per trarne i suoi panni bagnati e apprendere che nel palazzo in cui si è trasferito lui può fare il bucato solo il sabato pomeriggio. Inoltre certi dei suoi vicini, compresa la gentile Signora Saggia, lo chiamano Marco anche se il suo nome è Bill. Mentre cerca di orientarsi, il protagonista incontra un’insegnante di Storia dell’arte proveniente dalla Svizzera francofona, Beatrice, che sta per iniziare la sua carriera professionale insegnando a studenti non svizzeri in una lingua che non è il francese. Il romanzo traccia le interazioni con i colleghi, gli amici, gli studenti e l’amministrazione. Inoltre racconta le gite di quelli che presto divengono amanti al Monte Brè, a Como, in Valle Maggia, a Zurigo, dove Beatrice viveva prima di separarsi dal marito, e ad Appenzell, sempre in cerca di ricchezze culturali. Bill viene addirittura presentato ai genitori di Beatrice, all’affascinante padre e alla malevola madre. Poi Beatrice decide di fare un inaspettato viaggio a Roma. Per studiare la basilica di San Pietro. Nella terza parte, che è di nuovo ambientata nel quartiere di Bill, ma che vede Beatrice assente, alcuni vicini continuano a chiamarlo Marco. Un giorno, mentre va al supermercato, una donna curiosa dai capelli grigi si arrischia a chiedergli “Come sta la signora?”. Perciò Bill comincia a chiedersi se ha mai fatto qualche passo avanti nel comprendere o nell’essere compreso dai ticinesi. Come nel precedente romanzo, Besso, Roberto McCormick amalgama osservazioni precise, una conoscenza diretta di Lugano e il suo squisito umorismo in una seria investigazione che con abilità evoca domande sull’identità linguistica, culturale e esistenziale.

Ciao Marco, un romanzo in tre parti, comincia con l'arrivo di un docente anglofono in Ticino. Subito emergono le difficoltà che il protagonista incontra nell'adattarsi alla sua nuova vita ticinese, tra cui trovare una casa dove vivere, aprire l'oblò della lavatrice - collocata in un rifugio antiaereo - per trarne i suoi panni bagnati e apprendere che nel palazzo in cui si è trasferito lui può fare il bucato solo il sabato pomeriggio. Inoltre certi dei suoi vicini, compresa la gentile Signora Saggia, lo chiamano Marco anche se il suo nome è Bill. Mentre cerca di orientarsi, il protagonista incontra un'insegnante di Storia dell'arte proveniente dalla Svizzera francofona, Beatrice, che sta per iniziare la sua carriera professionale insegnando a studenti non svizzeri in una lingua che non è il francese. Il romanzo traccia le interazioni con i colleghi, gli amici, gli studenti e l'amministrazione. Inoltre racconta le gite di quelli che presto divengono amanti al Monte Brè, a Como, in Valle Maggia, a Zurigo, dove Beatrice viveva prima di separarsi dal marito, e ad Appenzell, sempre in cerca di ricchezze culturali. Bill viene addirittura presentato ai genitori di Beatrice, all'affascinante padre e alla malevola madre. Poi Beatrice decide di fare un inaspettato viaggio a Roma. Per studiare la basilica di San Pietro. Nella terza parte, che è di nuovo ambientata nel quartiere di Bill, ma che vede Beatrice assente, alcuni vicini continuano a chiamarlo Marco. Un giorno, mentre va al supermercato, una donna curiosa dai capelli grigi si arrischia a chiedergli "Come sta la signora?". Perciò Bill comincia a chiedersi se ha mai fatto qualche passo avanti nel comprendere o nell'essere compreso dai ticinesi. Come nel precedente romanzo, Besso, Roberto McCormick amalgama osservazioni precise, una conoscenza diretta di Lugano e il suo squisito umorismo in una seria investigazione che con abilità evoca domande sull'identità linguistica, culturale e esistenziale.

Informazioni aggiuntive

Peso 240 g
Dimensioni 21 × 14,8 cm
Autore

Copertina

Semirigida

Formato

14.8x21cm

Lingua

Italiano

Codice articolo

FE408

ISBN

978-88-8191-497-5

Pagine

120

Informazioni prodotto

Informazioni aggiuntive

Peso 240 g
Dimensioni 21 × 14,8 cm
Autore

Copertina

Semirigida

Formato

14.8x21cm

Lingua

Italiano

Codice articolo

FE408

ISBN

978-88-8191-497-5

Pagine

120

CHF 19,00

Ciao Marco, un romanzo in tre parti, comincia con l'arrivo di un docente anglofono in Ticino. Subito emergono le difficoltà che il protagonista incontra nell'adattarsi alla sua nuova vita ticinese, tra cui trovare una casa dove vivere, aprire l'oblò della lavatrice - collocata in un rifugio antiaereo - per trarne i suoi panni bagnati e apprendere che nel palazzo in cui si è trasferito lui può fare il bucato solo il sabato pomeriggio. Inoltre certi dei suoi vicini, compresa la gentile Signora Saggia, lo chiamano Marco anche se il suo nome è Bill. Mentre cerca di orientarsi, il protagonista incontra un'insegnante di Storia dell'arte proveniente dalla Svizzera francofona, Beatrice, che sta per iniziare la sua carriera professionale insegnando a studenti non svizzeri in una lingua che non è il francese. Il romanzo traccia le interazioni con i colleghi, gli amici, gli studenti e l'amministrazione. Inoltre racconta le gite di quelli che presto divengono amanti al Monte Brè, a Como, in Valle Maggia, a Zurigo, dove Beatrice viveva prima di separarsi dal marito, e ad Appenzell, sempre in cerca di ricchezze culturali. Bill viene addirittura presentato ai genitori di Beatrice, all'affascinante padre e alla malevola madre. Poi Beatrice decide di fare un inaspettato viaggio a Roma. Per studiare la basilica di San Pietro. Nella terza parte, che è di nuovo ambientata nel quartiere di Bill, ma che vede Beatrice assente, alcuni vicini continuano a chiamarlo Marco. Un giorno, mentre va al supermercato, una donna curiosa dai capelli grigi si arrischia a chiedergli "Come sta la signora?". Perciò Bill comincia a chiedersi se ha mai fatto qualche passo avanti nel comprendere o nell'essere compreso dai ticinesi. Come nel precedente romanzo, Besso, Roberto McCormick amalgama osservazioni precise, una conoscenza diretta di Lugano e il suo squisito umorismo in una seria investigazione che con abilità evoca domande sull'identità linguistica, culturale e esistenziale.

Informazioni aggiuntive

Peso 240 g
Dimensioni 21 × 14,8 cm
Autore

Copertina

Semirigida

Formato

14.8x21cm

Lingua

Italiano

Codice articolo

FE408

ISBN

978-88-8191-497-5

Pagine

120

Informazioni aggiuntive

Peso 240 g
Dimensioni 21 × 14,8 cm
Autore

Copertina

Semirigida

Formato

14.8x21cm

Lingua

Italiano

Codice articolo

FE408

ISBN

978-88-8191-497-5

Pagine

120

Descrizione

Ciao Marco, un romanzo in tre parti, comincia con l’arrivo di un docente anglofono in Ticino. Subito emergono le difficoltà che il protagonista incontra nell’adattarsi alla sua nuova vita ticinese, tra cui trovare una casa dove vivere, aprire l’oblò della lavatrice – collocata in un rifugio antiaereo – per trarne i suoi panni bagnati e apprendere che nel palazzo in cui si è trasferito lui può fare il bucato solo il sabato pomeriggio. Inoltre certi dei suoi vicini, compresa la gentile Signora Saggia, lo chiamano Marco anche se il suo nome è Bill. Mentre cerca di orientarsi, il protagonista incontra un’insegnante di Storia dell’arte proveniente dalla Svizzera francofona, Beatrice, che sta per iniziare la sua carriera professionale insegnando a studenti non svizzeri in una lingua che non è il francese. Il romanzo traccia le interazioni con i colleghi, gli amici, gli studenti e l’amministrazione. Inoltre racconta le gite di quelli che presto divengono amanti al Monte Brè, a Como, in Valle Maggia, a Zurigo, dove Beatrice viveva prima di separarsi dal marito, e ad Appenzell, sempre in cerca di ricchezze culturali. Bill viene addirittura presentato ai genitori di Beatrice, all’affascinante padre e alla malevola madre. Poi Beatrice decide di fare un inaspettato viaggio a Roma. Per studiare la basilica di San Pietro. Nella terza parte, che è di nuovo ambientata nel quartiere di Bill, ma che vede Beatrice assente, alcuni vicini continuano a chiamarlo Marco. Un giorno, mentre va al supermercato, una donna curiosa dai capelli grigi si arrischia a chiedergli “Come sta la signora?”. Perciò Bill comincia a chiedersi se ha mai fatto qualche passo avanti nel comprendere o nell’essere compreso dai ticinesi. Come nel precedente romanzo, Besso, Roberto McCormick amalgama osservazioni precise, una conoscenza diretta di Lugano e il suo squisito umorismo in una seria investigazione che con abilità evoca domande sull’identità linguistica, culturale e esistenziale.

Cart