Foglia di Fico. L’abito non fa l’allievo ma di certo non lo fa nudo
CHF 19,00
Come non si dovrebbero vestire oggi le ragazze e i ragazzi quando vanno a scuola? Partendo da un’indagine fatta in un istituto ticinese, questo annoso argomento detta le pagine di un esilarante racconto intriso di socratica ironia, buon umore, con sporadiche concessioni al dialetto, che non manca di toccare temi fondamentali tra i quali il rispetto, la libertà di espressione, la democrazia, l’etica o i valori che sorreggono la scuola. Si tratta di un saggio, da annoverare alla forma letteraria della testimonianza, scritto con la giusta leggerezza e con la necessaria profondità, con il corretto coinvolgimento di tutte le parti in causa e senza la pretesa di arrivare a conclusioni definitive e assolute. Tra le pagine si respira a volte un’aria di accademie antiche, di filosofica grecità, di serene e spesso vivaci discussioni su temi di attualità dove le opinioni vengono espresse con garbo e rispetto. Sembra proprio, leggendolo, di stare in un’aula di scuola, di assistere dal vivo a un plenum docenti. E di partecipare, poi, alla decisione presa da insegnanti e allievi come risultato di un confronto democratico. Una narrazione che include ragionamenti articolati, attenta a salvaguardare il prezioso seme della libertà, lo stesso seme in cui inciamparono purtroppo le autorità scolastiche; e che ora il lettore ritrova in abbondanza fra le pagine del libro.
Come non si dovrebbero vestire oggi le ragazze e i ragazzi quando vanno a scuola? Partendo da un’indagine fatta in un istituto ticinese, questo annoso argomento detta le pagine di un esilarante racconto intriso di socratica ironia, buon umore, con sporadiche concessioni al dialetto, che non manca di toccare temi fondamentali tra i quali il rispetto, la libertà di espressione, la democrazia, l’etica o i valori che sorreggono la scuola. Si tratta di un saggio, da annoverare alla forma letteraria della testimonianza, scritto con la giusta leggerezza e con la necessaria profondità, con il corretto coinvolgimento di tutte le parti in causa e senza la pretesa di arrivare a conclusioni definitive e assolute. Tra le pagine si respira a volte un’aria di accademie antiche, di filosofica grecità, di serene e spesso vivaci discussioni su temi di attualità dove le opinioni vengono espresse con garbo e rispetto. Sembra proprio, leggendolo, di stare in un’aula di scuola, di assistere dal vivo a un plenum docenti. E di partecipare, poi, alla decisione presa da insegnanti e allievi come risultato di un confronto democratico. Una narrazione che include ragionamenti articolati, attenta a salvaguardare il prezioso seme della libertà, lo stesso seme in cui inciamparono purtroppo le autorità scolastiche; e che ora il lettore ritrova in abbondanza fra le pagine del libro.
Informazioni aggiuntive
Peso | 240 g |
---|---|
Dimensioni | 21 × 14,8 cm |
Autore | |
Copertina | Semirigida |
Formato | 14.8x21cm |
Lingua | Italiano |
Codice articolo | FE518 |
ISBN | 978-88-8191-605-4 |
Pagine | 120 |
Informazioni prodotto
Informazioni aggiuntive
Peso | 240 g |
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Dimensioni | 21 × 14,8 cm |
Autore | |
Copertina | Semirigida |
Formato | 14.8x21cm |
Lingua | Italiano |
Codice articolo | FE518 |
ISBN | 978-88-8191-605-4 |
Pagine | 120 |
CHF 19,00
Come non si dovrebbero vestire oggi le ragazze e i ragazzi quando vanno a scuola? Partendo da un’indagine fatta in un istituto ticinese, questo annoso argomento detta le pagine di un esilarante racconto intriso di socratica ironia, buon umore, con sporadiche concessioni al dialetto, che non manca di toccare temi fondamentali tra i quali il rispetto, la libertà di espressione, la democrazia, l’etica o i valori che sorreggono la scuola. Si tratta di un saggio, da annoverare alla forma letteraria della testimonianza, scritto con la giusta leggerezza e con la necessaria profondità, con il corretto coinvolgimento di tutte le parti in causa e senza la pretesa di arrivare a conclusioni definitive e assolute. Tra le pagine si respira a volte un’aria di accademie antiche, di filosofica grecità, di serene e spesso vivaci discussioni su temi di attualità dove le opinioni vengono espresse con garbo e rispetto. Sembra proprio, leggendolo, di stare in un’aula di scuola, di assistere dal vivo a un plenum docenti. E di partecipare, poi, alla decisione presa da insegnanti e allievi come risultato di un confronto democratico. Una narrazione che include ragionamenti articolati, attenta a salvaguardare il prezioso seme della libertà, lo stesso seme in cui inciamparono purtroppo le autorità scolastiche; e che ora il lettore ritrova in abbondanza fra le pagine del libro.
Informazioni aggiuntive
Peso | 240 g |
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Dimensioni | 21 × 14,8 cm |
Autore | |
Copertina | Semirigida |
Formato | 14.8x21cm |
Lingua | Italiano |
Codice articolo | FE518 |
ISBN | 978-88-8191-605-4 |
Pagine | 120 |
Informazioni aggiuntive
Peso | 240 g |
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Dimensioni | 21 × 14,8 cm |
Autore | |
Copertina | Semirigida |
Formato | 14.8x21cm |
Lingua | Italiano |
Codice articolo | FE518 |
ISBN | 978-88-8191-605-4 |
Pagine | 120 |
Descrizione
Come non si dovrebbero vestire oggi le ragazze e i ragazzi quando vanno a scuola? Partendo da un’indagine fatta in un istituto ticinese, questo annoso argomento detta le pagine di un esilarante racconto intriso di socratica ironia, buon umore, con sporadiche concessioni al dialetto, che non manca di toccare temi fondamentali tra i quali il rispetto, la libertà di espressione, la democrazia, l’etica o i valori che sorreggono la scuola. Si tratta di un saggio, da annoverare alla forma letteraria della testimonianza, scritto con la giusta leggerezza e con la necessaria profondità, con il corretto coinvolgimento di tutte le parti in causa e senza la pretesa di arrivare a conclusioni definitive e assolute. Tra le pagine si respira a volte un’aria di accademie antiche, di filosofica grecità, di serene e spesso vivaci discussioni su temi di attualità dove le opinioni vengono espresse con garbo e rispetto. Sembra proprio, leggendolo, di stare in un’aula di scuola, di assistere dal vivo a un plenum docenti. E di partecipare, poi, alla decisione presa da insegnanti e allievi come risultato di un confronto democratico. Una narrazione che include ragionamenti articolati, attenta a salvaguardare il prezioso seme della libertà, lo stesso seme in cui inciamparono purtroppo le autorità scolastiche; e che ora il lettore ritrova in abbondanza fra le pagine del libro.