La luna delle bionde
CHF 22,00
Il libro affronta uno di quei temi eterni per il nostro Cantone, un argomento con il quale siamo confrontati da quando esistiamo: il confine. Un concetto che, prima di essere fisico, geografico e storico, è mentale. È l’idea di limite, di divisione, di obbligo di fermata, di rispetto di una legge, di un bando che è l’espressione tangibile di questa linea invisibile. Trasgredirla significa andare contro il bando, eludere le disposizioni ufficiali. Non per nulla i contrabbandieri sono tra le figure dominanti di questo libro. Un volume che si presenta come un’opera di taglio storico, che si basa su competenza, documentazione, testimonianze di protagonisti che raccontano in prima persona ricordi, paure ed emozioni. Fatti, insomma, ordinati cronologicamente e commentati, inquadrati nel periodo in cui si sono svolti. Vicende umane a volte tragiche, a volte invece caratterizzate da tratti di calda e sorprendente umanità transfrontaliera, che vanno al di là di uniformi, passaporti, nazionalità. Avvenimenti che testimoniano di anni di povertà, di difficoltà, di coraggio, di incoscienza, di espedienti. Tutti a cavallo del confine, questa maledetta/benedetta linea che divide e che, in certi frangenti, decideva della vita di persone, di molte persone. Di qua la vita, di là la morte. Il tutto trattato con la passione ed il rigore che contraddistinguono le opere di Delucchi, profondo e appassionato conoscitore delle sue terre. Ecco quindi tornare alla memoria contrabbandieri, spalloni, guardie di confine, esuli politici, faccendieri, gente che ha dovuto confrontarsi con la Storia.
Il libro affronta uno di quei temi eterni per il nostro Cantone, un argomento con il quale siamo confrontati da quando esistiamo: il confine. Un concetto che, prima di essere fisico, geografico e storico, è mentale. È l’idea di limite, di divisione, di obbligo di fermata, di rispetto di una legge, di un bando che è l’espressione tangibile di questa linea invisibile. Trasgredirla significa andare contro il bando, eludere le disposizioni ufficiali. Non per nulla i contrabbandieri sono tra le figure dominanti di questo libro. Un volume che si presenta come un’opera di taglio storico, che si basa su competenza, documentazione, testimonianze di protagonisti che raccontano in prima persona ricordi, paure ed emozioni. Fatti, insomma, ordinati cronologicamente e commentati, inquadrati nel periodo in cui si sono svolti.Vicende umane a volte tragiche, a volte invece caratterizzate da tratti di calda e sorprendente umanità transfrontaliera, che vanno al di là di uniformi, passaporti, nazionalità. Avvenimenti che testimoniano di anni di povertà, di difficoltà, di coraggio, di incoscienza, di espedienti. Tutti a cavallo del confine, questa maledetta/benedetta linea che divide e che, in certi frangenti, decideva della vita di persone, di molte persone. Di qua la vita, di là la morte. Il tutto trattato con la passione ed il rigore che contraddistinguono le opere di Delucchi, profondo e appassionato conoscitore delle sue terre. Ecco quindi tornare alla memoria contrabbandieri, spalloni, guardie di confine, esuli politici, faccendieri, gente che ha dovuto confrontarsi con la Storia.
Informazioni aggiuntive
Peso | 200 g |
---|---|
Dimensioni | 21 × 14,8 cm |
Autore | |
Copertina | Semirigida |
Formato | 14.8x21cm |
Lingua | Italiano |
Codice articolo | FE445 |
ISBN | 978-88-8191-552-1 |
Pagine | 96 |
Informazioni prodotto
Informazioni aggiuntive
Peso | 200 g |
---|---|
Dimensioni | 21 × 14,8 cm |
Autore | |
Copertina | Semirigida |
Formato | 14.8x21cm |
Lingua | Italiano |
Codice articolo | FE445 |
ISBN | 978-88-8191-552-1 |
Pagine | 96 |
CHF 22,00
Il libro affronta uno di quei temi eterni per il nostro Cantone, un argomento con il quale siamo confrontati da quando esistiamo: il confine. Un concetto che, prima di essere fisico, geografico e storico, è mentale. È l’idea di limite, di divisione, di obbligo di fermata, di rispetto di una legge, di un bando che è l’espressione tangibile di questa linea invisibile. Trasgredirla significa andare contro il bando, eludere le disposizioni ufficiali. Non per nulla i contrabbandieri sono tra le figure dominanti di questo libro. Un volume che si presenta come un’opera di taglio storico, che si basa su competenza, documentazione, testimonianze di protagonisti che raccontano in prima persona ricordi, paure ed emozioni. Fatti, insomma, ordinati cronologicamente e commentati, inquadrati nel periodo in cui si sono svolti.Vicende umane a volte tragiche, a volte invece caratterizzate da tratti di calda e sorprendente umanità transfrontaliera, che vanno al di là di uniformi, passaporti, nazionalità. Avvenimenti che testimoniano di anni di povertà, di difficoltà, di coraggio, di incoscienza, di espedienti. Tutti a cavallo del confine, questa maledetta/benedetta linea che divide e che, in certi frangenti, decideva della vita di persone, di molte persone. Di qua la vita, di là la morte. Il tutto trattato con la passione ed il rigore che contraddistinguono le opere di Delucchi, profondo e appassionato conoscitore delle sue terre. Ecco quindi tornare alla memoria contrabbandieri, spalloni, guardie di confine, esuli politici, faccendieri, gente che ha dovuto confrontarsi con la Storia.
Informazioni aggiuntive
Peso | 200 g |
---|---|
Dimensioni | 21 × 14,8 cm |
Autore | |
Copertina | Semirigida |
Formato | 14.8x21cm |
Lingua | Italiano |
Codice articolo | FE445 |
ISBN | 978-88-8191-552-1 |
Pagine | 96 |
Informazioni aggiuntive
Peso | 200 g |
---|---|
Dimensioni | 21 × 14,8 cm |
Autore | |
Copertina | Semirigida |
Formato | 14.8x21cm |
Lingua | Italiano |
Codice articolo | FE445 |
ISBN | 978-88-8191-552-1 |
Pagine | 96 |
Descrizione
Il libro affronta uno di quei temi eterni per il nostro Cantone, un argomento con il quale siamo confrontati da quando esistiamo: il confine. Un concetto che, prima di essere fisico, geografico e storico, è mentale. È l’idea di limite, di divisione, di obbligo di fermata, di rispetto di una legge, di un bando che è l’espressione tangibile di questa linea invisibile. Trasgredirla significa andare contro il bando, eludere le disposizioni ufficiali. Non per nulla i contrabbandieri sono tra le figure dominanti di questo libro. Un volume che si presenta come un’opera di taglio storico, che si basa su competenza, documentazione, testimonianze di protagonisti che raccontano in prima persona ricordi, paure ed emozioni. Fatti, insomma, ordinati cronologicamente e commentati, inquadrati nel periodo in cui si sono svolti.Vicende umane a volte tragiche, a volte invece caratterizzate da tratti di calda e sorprendente umanità transfrontaliera, che vanno al di là di uniformi, passaporti, nazionalità. Avvenimenti che testimoniano di anni di povertà, di difficoltà, di coraggio, di incoscienza, di espedienti. Tutti a cavallo del confine, questa maledetta/benedetta linea che divide e che, in certi frangenti, decideva della vita di persone, di molte persone. Di qua la vita, di là la morte. Il tutto trattato con la passione ed il rigore che contraddistinguono le opere di Delucchi, profondo e appassionato conoscitore delle sue terre. Ecco quindi tornare alla memoria contrabbandieri, spalloni, guardie di confine, esuli politici, faccendieri, gente che ha dovuto confrontarsi con la Storia.